Sere Hood

Sere Hood

3 weeks ago

In quell'apertura sul precipizio, la Matta viaggia, in libertà, piede leggero, senza bagagli, pochi ricordi.
Con lo sguardo al cielo, la vacuità in spalla, travolge l'esistente e non c'è chi la talloni o inciampi.
Nel suo vestire sgargiante, colori queer, sfida i confini, è l'infinito che la invita.
Un cane le stropiccia i talloni, il destino chiama, ma lei, sorridente, nell'ignoto si lancia senza dramma.
Sullo sfondo il sole, testimone caldo, illumina il cammino dell'eterna viandante.

È il numero zero, cerchio di possibilità infinite, clessidra d'incoscienza e di coraggio, ci ricorda d'essere folli, d'agire libere dai mille occhi.
Non ha radici, né corona, né trono, la Matta vive di sogni, neurodivergenze, musica e cantastorie, sorda ai governi. Sorprende il tarocco, col suo essere embrione eppure saggia, portando messaggi di nulla e cosmo.
E così, nella tela del Mondo, tesse 21 capricci, ci invita ad andare, senza orpelli né giudizi.
La Matta, prima mutante, anarchia nel petto, insegna a vivere oltre il giusto, oltre il perfetto ed essere reintegrata non viene contemplato.

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