
Sere Hood
3 weeks ago
In quell'apertura sul precipizio, La Matta viaggia, in libertà, piede leggero, senza bagagli, pochi ricordi.
Con lo sguardo al cielo, la vacuità in spalla, travolge l'esistente e non c'è chi la tallona o inciampa.
Nel suo vestire sgargiante, colori queer, sfida i confini, è l'infinito che la invita.
Un cane gli stropiccia il cammino, il destino chiama, ma lei sorridente, nell'ignoto si lancia senza dramma.
Sullo sfondo il sole, testimone caldo, illumina il cammino dell'eterna viandante.
È il numero zero, cerchio di possibilità infinite, scintillad'incoscienza e di coraggio, ci ricorda d'esser folli, d'agire libere dai mille occhi.
Non ha radici, né corona, né trono, La Matta vive di sogni, neurodivergenze, musica e cantastorie, sorda ai governi.
Sorprende il tarocco, col suo essere embrione eppure saggia, portando messaggi di nulla e cosmo.
E così, nella tela del Mondo, tesse 21 capricci, ci invita ad andare, senza orpelli né giudizi.
La Matta, prima mutante, anarchia nel petto, insegna a vivere oltre il giusto, oltre il perfetto ed essere reintegrata non viene contemplato.
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Prima immagine - una mia reinterpretazione grafica della carta dei arocchi N. 0 "Il Matto"
Seconda - la carta originale dei tarocchi, dal mazzo disegnato da Pamela Colman Smith "RWS"
Terza - dal mazzo "I paesaggi dell'anima" di Francesca Matteoni
Quarta - dal mazzo "I tarocchi delle creature incantate" di Francesca Matteoni
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